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Non arrivano buone notizie dal fronte meteorologico. Nei prossimi giorni, alcune regioni italiane saranno colpite da piogge e temporali, anche di forte intensità. Non si tratterà di una perturbazione ben strutturata, bensì di un modesto ciclone in quota che si muoverà in modo irregolare. Questo significa che le precipitazioni risulteranno distribuite in modo disomogeneo: ci saranno aree interessate da fenomeni intensi e altre dove potrebbe piovere poco o per nulla.Cosa ci attendeUna serie di impulsi temporaleschi particolarmente attivi interesserà diverse zone del territorio nazionale da martedì 14 a domenica 19 ottobre. Non si prevede pioggia continua, ma piuttosto temporali quotidiani, anche violenti, intervallati da momenti di schiarita. Le aree che subiranno maggiormente gli effetti del maltempo saranno la Sicilia, la Calabria, la Basilicata e il sud della Puglia. La Sardegna, invece, verrà coinvolta solo parzialmente. A eccezione di martedì 15, quando saranno possibili temporali anche forti, l’isola dovrebbe poi restare ai margini dei fenomeni.Focus sulla SiciliaNella giornata di mercoledì 16, la Sicilia sarà attraversata da un nucleo temporalesco molto attivo, in rapido movimento da ovest verso est. Successivamente, tra venerdì 17 e domenica 19 ottobre, l’attenzione si sposterà su tutto il Sud Italia, in particolare sulle aree affacciate sullo Ionio, dove potranno svilupparsi temporali intensi. Le coste di Cal
METEO SINO AL 18 OTTOBRE 2025, ANALISI E PREVISIONEUna piccola area di bassa pressione posizionata a ovest dell’Italia sta influenzando il meteo, in particolare sulle Isole Maggiori. Al momento, le precipitazioni sono più presenti sulla Sardegna, ma si tratta di piogge sparse e irregolari, tipiche di un’instabilità a macchia di leopardo. L’alta pressione, intanto, resta ben salda sull’Europa occidentale e continua a bloccare l’arrivo delle perturbazioni atlantiche. Questa configurazione dovrebbe mantenersi stabile ancora per diversi giorni. Nei prossimi giorni, però, si intravede un cambiamento: dall’Europa centro-orientale inizierà ad affluire aria via via più fredda, spinta verso sud dallo spostamento di una saccatura scandinava. Questo flusso freddo orientale si scontrerà con l’area depressionaria presente sul Mediterraneo meridionale. Il vortice ciclonico tenderà a muoversi lentamente verso est, seguendo la fascia costiera del Nord Africa. Questo causerà un aumento dell’instabilità su Sardegna, Sicilia e probabilmente anche sulla Calabria ionica. Le temperature, intanto, inizieranno a scendere per effetto dell’aria fredda in arrivo dai Balcani, portandosi localmente sotto la media, soprattutto lungo il versante adriatico. Verso la seconda parte della settimana,
Quest’anno l’autunno si è fatto sentire in anticipo, già da settembre, portando le prime piogge e un calo deciso delle temperature. Tuttavia, dopo questo avvio dinamico, il maltempo ha subito una battuta d’arresto a causa della presenza di un forte anticiclone. La prima parte di ottobre ha visto temperature ben al di sotto della norma, accompagnate però da un’assenza quasi totale di precipitazioni. Il freddo precoce ci ha fatto assaggiare un clima quasi invernale in alcune zone. Ma questo tipo di meteo non è tipico per metà ottobre. Manca del tutto il flusso delle perturbazioni atlantiche, un’anomalia che non è nuova in questa stagione. Al momento, un vasto anticiclone blocca il passaggio delle perturbazioni, impedendo l’arrivo della pioggia su gran parte d’Italia. Questo anticiclone funziona come una barriera, tenendo lontane le perturbazioni sia dal Mediterraneo che da buona parte del continente europeo. Le poche piogge che si verificano derivano dai contrasti tra masse d’aria diverse, complice un Mediterraneo ancora molto caldo. Un’area di instabilità, dovuta proprio a questi contrasti termici, è attiva nel Mediterraneo Occidentale e sta portando piogge e temporali sparsi soprattutto in Spagna. Anche la Sardegna risente in parte di queste condizioni, con
Ora è ufficiale: La Niña è iniziata e influencerà le condizioni meteo delle prossime settimane e del prossimo inverno. Questo fenomeno atmosferico ha ripercussioni a livello globale e, anche se in modo indiretto, potrebbe incidere anche sul clima europeo e dell’area mediterranea. Va detto che l’effetto più marcato di questo ciclo climatico, che si sviluppa nel Pacifico equatoriale, si manifesta soprattutto nelle zone vicine, dove si osservano variazioni importanti nelle piogge e nelle temperature. Tuttavia, la modifica dei flussi delle correnti a getto può innescare reazioni a catena su scala planetaria. Secondo le ultime analisi del Climate Prediction Center della NOAA, è in corso la fase di transizione verso La Niña, con una probabilità molto alta che duri fino a dicembre 2025. Successivamente, tra gennaio e marzo, le possibilità restano alte ma tendono a diminuire, indicando un aumento dell’incertezza con l’avanzare della stagione. Ulteriori conferme arrivano anche dall’IRI, il centro di ricerca della Columbia University, che segnala un raffreddamento in corso del Pacifico, pur mantenendo un certo grado di cautela. In sintesi, tutti gli indizi indicano che La Niña sarà presente, probabilmente con un’intensità debole o moderata, ma comunque abbastanza significativa da influenzare gli equilibri climatici. Quali effe
Meteo in miglioramento. Dopo un periodo caratterizzato da temperature fredde o comunque piuttosto fresche (a seconda delle zone d’Italia) e da condizioni instabili, tra piogge e variabilità diffusa, l’Alta Pressione sta cercando di imporsi gradualmente sul nostro Paese. Va precisato, però, che non si tratta di un’espansione anticiclonica solida, almeno non sull’Italia. Il centro dell’alta pressione, come già evidenziato nei giorni scorsi, tende a rimanere sbilanciato sull’Europa occidentale, dove porterà effetti più stabili. A partire dalla seconda metà della settimana, è attesa una sua risalita verso nord: un’evoluzione da monitorare attentamente. Da mercoledì in poi, con l’esaurirsi degli ultimi strascichi freddi al Sud, è atteso un miglioramento più deciso e generalizzato. Le condizioni meteo saranno in prevalenza soleggiate sulla maggior parte delle regioni italiane, lasciando presagire un weekend nel complesso gradevole sia dal punto di vista delle temperature che dell’assenza di nuvolosità significativa. Confermata, tuttavia, un’infiltrazione di correnti umide di origine oceanica tra le Baleari e la Sardegna, portatrici di instabilità. In particolare, la Sardegna sarà la regione più esposta al rischio di temporali, soprattutto tra venerdì e domenica. I modelli previsionali
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