CANALE 1
Un riff di chitarra che strizza un po’ l’occhio alla tradizione musicale irlandese, di cui è erede, e un po’ alla musica mediorientale, iper accattivante: «Azizam!», urla subito dopo Ed Sheeran. E subito parte il ritornello della canzone: «Incontriamoci sulla pista stasera / mostrami come muovermi tra le luci danzanti», canta il rosso cantautore di Halifax. “Azizam”, per chi se lo stesse chiedendo, è una parola in persiano che significa “mio caro”.
Ed Sheeran ha scelto di intitolare così il singolo che segna il suo ritorno sulle scene a due anni dall’album “Autumn variations” per omaggiare il produttore con il quale ha lavorato al brano, .Ilya Salmanzadeh, tra gli hitmaker più quotati del pop a stelle e strisce, già al fianco di Ariana Grande, Katy Perry, Taylor Swift e mille altri.
La canzone inaugura la nuova era della carriera della voce di “Thinking out loud”, che poi tanto nuova non è: in “Azizam”, una frizzante traccia dance, Sheeran archivia il folk di “Autumn variations” e torna a vestire i panni della popstar pronta a far ballare le arene, piuttosto che quelli del cantautore più malinconico.
“Azizam” si inserisce nello stesso filone di hit come “Shape of you”, “Shivers”, “Bad habits”, “Don’t”. Sheeran ha scritto il brano, oltre che con Salmanzadeh, anche con Johnny McDaid e Savan Kotecha, co-autori di diversi suoi successi come – tra gli altri – le stesse “Shivers” e “Shape of you”, ma anche di brani portati al successo da Robbie Williams, i BTS e Pink: gente che il pop lo conosce e lo sa maneggiare bene.
“Azizam” dura due minuti e quaranta secondi ed è costruita in modo tale da restare appiccicata alle orecchie e non andare più via: il ritornello si ripete per ben quattro volte, mentre le strofe sono appena due.
La canzone, che non mancherà nella scaletta del tour che farà tappa anche in Italia per un’unica data ospitata il prossimo 14 giugno allo Stadio Olimpico di Roma, anticipa l’album “Play”, previsto per il prossimo autunno.
Ammesso che le dichiarazioni alle quali la popstar si è lasciata andare la scorsa settimana al “Tonight show” non fossero provocazioni (ha detto che metterà un punto alla sua carriera discografica dopo aver pubblicato il decimo album: «Volevo farne 10. Sono un po’ ossessionato da Quentin Tarantino, e ho sentito che voleva fermarsi a 10 film»), sarà il quintultimo inciso da Sheeran.
Gli altri, ha fatto sapere, si intitoleranno “Pause”, “Fast forward”, “Rewind” e “Stop”. Considerando che pubblica dischi di inediti a distanza di almeno tre anni l’uno dall’altro e che nel mezzo tira fuori dal cilindro progetti paralleli alla discografia ufficiale come “No.6 collaborations project” o lo stesso “Autumn variations”, calcolatrice alla mano il ritiro non dovrebbe avvenire prima del 2037, quando il cantautore avrà 46 anni.
Sheeran ha registrato “Azizam” in differenti versioni, coinvolgendo musicisti dalle differenti estrazioni musicali: Cina, India, Stati Uniti (lo scorso mese ha presentato per la prima volta a sorpresa il suo nuovo brano per le strade di New Orleans, cantandone una versione bluegrass accompagnato dalla banda di ottoni The Soul Rebels) e Irlanda. «La musica è un linguaggio universale», ha detto.
Scritto da: Redazione RCC
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