CANALE 1
todayFebbraio 19, 2025
Nell’aprile 2024 Willie Peyote aveva pubblicato un EP di sei tracce dal titolo “Sulla riva del fiume”, un lavoro che, secondo l’autore chiudeva la trilogia sabauda, quella composta dai precedenti “Educazione Sabauda” (2015) e “Sindrome di Tôret” (2017).
Quelle canzoni (più il repertorio) hanno avuto anche la loro vita sul palco nel corso dell’estate successiva all’uscita e ora ritornano ad avere una seconda giovinezza a seguito della partecipazione di Willie all’edizione 2025 del Festival di Sanremo con “Grazie ma non grazie”. Il disco “Sulla riva del fiume” viene infatti ripubblicato includendo il brano del festival (classificatosi al sedicesimo posto) e altri tre inediti non presenti nella prima stampa del disco.
Willie Peyote è uno dei migliori esempi di come si possano incastrare e sposare il rap, nella sua accezione relativa allo stile vocale e inteso come “old school”, con le tematiche e l’approccio della canzone d’autore. Il tutto condito con musiche che arrivano dal mondo black, soul in particolare, segnate da un potente groove e qualche virata verso il funk.
“Avevo voglia di fare musica che mi piacesse scrivere, suonare, registrare. È un disco più di pancia che di testa anche se ovviamente la testa non è possibile allontanarla del tutto dalla mia vita.” Così il suo autore parlava del disco alla prima uscita aggiungendo anche: “C’è l’influsso della musica che ascolto continuamente, che mi stimola da sempre come Paolo Conte, Amy Winehouse e Arctic Monkey.” Ma soprattutto quest’ultimo album lo ha riportato molto più vicino, per spirito e sonorità, ai suoi primi lavori.
La nuova edizione post Sanremo di “Sulla riva del fiume” si apre con il brano che il torinese ha presentato dal palco dell’Ariston “Grazie ma non grazie”, piacevole ma non così potente come era stata “Mai dire mai (La Locura)” (presente nell’edizione streaming del disco), il brano portato in gara nel Festival del 2021 (sesto in classifica nell’anno dei Maneskin e premio della critica).
Seguono poi tutte le 6 tracce dell’EP a cui si aggiunge anche il singolo (ottobre 2024) “Chissà”, con il featuring di Ditonellapiaga (è la loro prima volta insieme). A chiudere il disco altre tre tracce inedite che portano a un totale di 12 canzoni.
“Sulla riva del fiume” conferma quella che è la caratteristica principale di Wille Peyote cioè di unire una parte musicale molto scorrevole con testi che a volte contrastano per la loro durezza con il groove e il ritmo delle composizioni. È indubbiamente una grande dote perché in un tale contesto musicale attraente rende più accattivante proporre e “fare arrivare” temi “pensanti”, di critica, di accusa e di graffiante analisi del presente.
L’esempio più evidente di questa dote del cantautore torinese è il singolo, molto politico, del disco “Giorgia nel paese che si meraviglia”, in cui racconta la storia di un amore mai davvero finito, quello tra una parte dell’Italia e il fascismo. ”Come quando due ex fidanzati si rincontrano dopo tanto tempo e si ritrovano ancora innamorati (come l’Italia e il Fascismo). Basta una scintilla per riaccendere la fiamma e farla tornare ad ardere come allora”, stando alle parole dello stesso autore.
Ma l’anima tagliente sferzante e ironica (drammaticamente ironica) di Willie sa anche ammorbidirsi, fare dell’autoanalisi come in “Buon auspicio”, una intensa ballata pianistica.
C’è poi il ritmo di “Cosa te ne fai di me” (prevale lo spirito rap, c’è qualche eco alla Frankie Hi NRG ), la bella anima soul con fiati di “Sulla riva del fiume” e di “Piani” e la fluida “Narciso” con un grande flow vocale. Infine “Cowboy” un po’ più frammentata e con dell’eco morriconiana è interessante per il testo. C’è poi il tema dell’amore finito cantato a due voci con Ditonellapiaga in “Chissà”, dall’aspetto pop.
Per quanto riguarda i tre inediti questi si aprono con “L’ultima lacrima” un possente brano pop soul arricchito da una buona sezione fiati. Torna lo spirito vocale rap unito ancora al pop soul in “Polvere”, il brano più pallido del lotto, mentre “La legge di Murphy” è un bel tuffo nel soul/funk accattivante, fluido, con un’ottima intro di piano elettrico che segue carsico l’andamento del brano, che presenta ancora i fiati in evidenza, insieme alla chitarra “stoppata” e vagonate di groove.
“Sulla riva del fiume” ci ripropone un Willie Peyote interessante (soprattutto nelle tracce del primo EP), con un approccio ritmico potente. Ma soprattutto il cantautore è in grado di unire testa e pancia, fa ballare e pensare e riesce ancora una volta ad avere una rilevante penetrazione commerciale. In sostanza diverte, si diverte ma fa pensare, mette da parte l’aggressività, preferendo la “punta di penna” e percorrendo la sua strada artistica musicale con credibilità. E soprattutto la musica di Willie è suonata, non usa solo basi.
La riedizione sanremese dell’album, precedentemente uscito solo in digitale, è disponibile in versione digitale, vinile (disponibile in versione nero+post in tutti gli store e in versione blu+ post in esclusiva sullo store Universal) e cd (versione standard in tutti gli store e in versione numerata autografata in esclusiva sullo store Universal).
Tracklist
Scritto da: Redazione RCC
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